Come nasce il Nome

Villa Chazil (pronuncia: kazil) è il nome storico di Villacaccia menzionato nei primi documenti risalenti al 1145. La scelta del nome lega la storia della piccola frazione del comune di Lestizza, dove si trovano la maggior parte dei terreni dell’azienda agricola, alla realtà odierna del microbirrificio esprimendo il forte legame con la terra che viene lavorata ricorrendo a una forma di agricoltura rispettosa dell’ecosistema. Il riccio è stato scelto come simbolo del birrificio in quanto è un animale molto comune nelle nostre campagne e importante per il suo ecosistema.

Cronistoria di una sfida

2012

Antonio decide di riprendere la coltivazione dei terreni di famiglia, da anni incolti o affittati a terzi, effettuando delle prove di semina di orzo distico ad uso brassicolo. Nel frattempo iniziano i lavori di progettazione e ristrutturazione del vecchio capannone, dove sorgerà il birrificio.

2013

Nello stabile viene installato un moderno impianto di birrificazione da 20 hl con annessi fermentatori più un impianto per l’imbottigliamento e l’infustamento della birra. A inizio giugno inizia a formarsi il team del birrificio. Lucio Ceschin, col supporto dell’amico e consulente Giampaolo Tonello, si appresta a brassare la prima birra: una Lager a bassa fermentazione con il 100% di malto d’orzo di origine aziendale, che viene commercializzata a partire da agosto e diventerà la più apprezzata nonché il best seller del birrificio. La varietà di luppolo americano utilizzata per la sua aromatizzazione verrà successivamente autoprodotto nel luppoleto aziendale

2014

La forte connessione con la terra che contraddistingue l’agribirrificio si concretizza non solo nella creazione di una filiera di autoproduzione sostenibile di orzo e luppolo, ma anche nella ricerca di ciò che il territorio circostante è già in grado di offrire. Così, a un anno dalla prima esperienza, Antonio e Lucio decidono di creare una birra aromatizzata ai fiori di sambuco, raccolti alla fine di aprile nei fossi che fanno da cornice ai campi e utilizzati per la prima cotta della birra “Rugiada”
Inizia un intenso periodo di promozione del prodotto attraverso fiere e manifestazioni, tra cui l’adunata degli alpini a Pordenone e l’Expo-Birra a Piacenza.

2015

In agosto, in occasione della raccolta del primo luppolo, viene organizzata la prima “Festa del Raccolto”: una giornata di formazione e convivio a cui parteciperanno oltre 200 persone, 3 birrifici e altre 4 aziende amiche, produttrici di vino, formaggi e oggettistica.

2016

Allo stabile storico viene affiancato un secondo capannone adibito a magazzino agricolo e una cella fredda di stoccaggio della birra. Viene inoltre aggiunto un essiccatoio per il luppolo e un filtro “Hop Back” per ottimizzare la resa dei coni della pianta. La pazienza e la fiducia riposte nella coltivazione delle materie prime, vengono ripagate con l’inconfondibile fragranza della birra “Konikazil” aromatizzata al luppolo fresco autoprodotto.

2017

Vengono superati i 1000 ettolitri di produzione annua e avviene la prima collaboration brew con gli amici della Borderline Brewery. A fine anno iniziano i lavori per la realizzazione di una sala di degustazione adiacente al birrificio.

2018

Viene inaugurata la Sala Degustazione: tassello che completa il percorso “dal campo al boccale”, che ha ispirato Antonio fin dall’inizio del progetto.